ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA -
INV.81
NOTAI DELL'AREA GRECANICA DAL 1600 AL
1850
(REGESTI VARI)
Il
presente documento contiene vari regesti relativi, principalmente, alle
famiglie ARCIDIACO, MANDALARI, MAFRICI, SACCA,
PIZZI, CARACCIOLO, MURRIA di San Lorenzo, Melito, Condofuri, Pentidattilo e
Bova.
Le
trascrizioni non sono complete e lindicazione nessun atto associata
alla singola busta o al singolo volume indica che non vi č stato trovato alcun
atto relativamente alle famiglie sopracitate.
La
colonna riferimento rappresenta, infine, il numero progressivo di immagine
digitale nellarchivio del ricercatore.
BUSTA
1
Notaio
Giovanni Nicola Alaface di Sant'Agata (1610 e 1619)
Notaio
Giovanni Battista de Marco di Bova (1610-1646)
B1
Vol. 1 - Giovanni Nicola Alaface (1610) - NESSUN ATTO |
B1
Vol. 2 - Giovanni Nicola Alaface (1619) - NESSUN ATTO |
B1
Vol. 3 - Giovanni Battista de Marco (1610-1630) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
3791 |
9.5.1619 |
Giando Arcidiaco della Terra dell'Amendolea compare insieme a suo figlio Francesco Arcidiaco
dichiarando che quattro anni prima i due ricevettero dal fu Felice Toscano la
somma di otto ducati per un pezzo di terra di loro proprietā sito nel
territorio della Terra dell'Amendolea. Successivamente il suddetto Felice
Toscano concesse questa terra in dote al genero Domilio Modaffari ed oggi
Giando Arcidiaco e suo figlio Francesco, asserendo che quel pezzo di terra
valeva 18 ducati (cioč molto pių degli otto ducati a suo tempo ricevuti), si
accordano con Domilio Modaffari e ricevono da questo altri otto ducati (dieci
meno il 20%, cioč otto). |
3798 |
4.11.1619 |
Giando Arcidiaco della Terra dell'Amendolea vende una terra sita nel Territorio
dell'Amendolea a Bernardina Versaci, moglie di Didaco Siviglia, per la somma di
quattro ducati. |
B1
Vol. 4 - Giovanni Battista de Marco (1631-1637) - NESSUN ATTO |
B1
Vol. 5 - Giovanni Battista de Marco (1636-1646) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
4091 |
17.10.1642 |
Caterinella Arcidiaco vergine in capillis di San Lorenzo vende una Terra in contrada
Ligumeno (probabilmente si tratta della contrada Gomeno) al Clerico Giovanni
Pietruccio Manti per la somma di 26 carlini. |
4127 |
9.6.1646 |
Giando Arcidiaco di San Lorenzo vende per la somma di 27 ducati un giardino sito
nel Territorio di San Lorenzo a Giovanni Pietruccio Manti. |
BUSTA
2
Notaio
Nicola Maria Versace di Bova (1615-1624)
B2
Vol. 6 - Nicola Maria Versace (1615-1624) - NESSUN ATTO |
B2
Vol. 7 - vari esempi di atti notarili - NESSUN ATTO |
BUSTA
3
Notaio
Angelo Velonā di Bova (1634-1682)
B3
Vol. 11 - Angelo Velonā (1634-1640) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
5358 |
1.6.1637 |
Permuta
tra Minica Lanatā, vedova di Geronimo Caracciolo, ed il figlio Giovanni Vincenzo Caracciolo. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Giovanni Vincenzo
Caracciolo. |
5457 |
6.9.1639 |
Capitoli
matrimoniali tra Vittoria Murria
e Luca Spataro. Compaiono i genitori della sposa, Giovanni Giacomo Murria e
Caterina D'Agui. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Tommaso Murria. |
5458 |
29.9.1639 |
Giovanni Giacomo Murria e sua moglie
Caterina D'Agui vendono alcuni beni stabili in Contrada San Lutiano al
Monastero di Francesco de Assisi di Bova e per esso al Reverendo Padre
Daniele di Bova, fratello di Giovanni Giacomo Murria, per il prezzo di ducati
30. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Tommaso Murria. |
B3
Vol. 12 - Angelo Velonā (1640-1653) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
4812-13 |
20.9.1640 |
Giando Arcidiaco di San Lorenzo ed il
figlio Didaco Arcidiaco
vendono un giardino alberato di sicomoro, ulivi ed altri alberi da frutto
sito e posto nel territorio della Terra dell'Amendolea nella contrada detta
Condofuri per il prezzo di ducati 25 a Don Francesco Biase. |
4819 |
22.12.1640 |
Compravendita di una
terra in Contrada Carusena tra Francesco Calco e Minica Lanatā, vedova di
Geronimo Caracciolo, che compare insieme ai figli Gio. Vincenzo, Michelangelo e Vittoria Caracciolo. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Giovanni Vincenzo Caracciolo. |
4850 |
1.5.1641 |
Compravendita tra Giovanni Giacomo Murria e Caterina D'Agui, marito e
moglie, e Daniele De Bova religioso del monastero S. Francesco d'Assisi di
Bova e fratello di Gio. Jacobo Murria. Insieme a Giovanni
Giacomo Murria e Caterina D'Agui compaiono i figli Domenico ed Innocenzo
Murria. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Tommaso Murria. |
4951 |
20.8.1643 |
Vittoria Murria moglie di Luca
Spataro (figlia di Giovanni Giacomo Murria e Caterina D'Agui) dichiara che
suo marito non le presta alimenti né porta il peso del matrimonio tra essi
contratto e perciō non ha altro modo di vivere se non dentro il "Conservatorio delle donne di Bova"
nel quale si ritrova da pių giorni e mesi. Detto questo,
Vittoria effettua una donazione al conservatorio con varie clausole, citando
anche suo padre Giovanni Giacomo Murria e suo zio Frate Daniele di Bova
(fratello del padre, come si legge in altri atti). Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Tommaso Murria. |
4966 |
8.9.1644 |
Capitoli matrimoniali
tra Domenico Murria, figlio
di Giovanni Giacomo Murria e Caterina D'Agui, ed Angela Condemi. Non č noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del
nostro Tommaso Murria. |
4993-94 |
6.2.1646 |
Capitoli matrimoniali
tra Cristoforo Parasporo e Francesca
Murria, figlia di Giovanni Giacomo Murria e Caterina D'Agui. Citato
anche lo zio Frate Daniele (fratello del padre, come si legge in altri atti). Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Tommaso Murria. |
5070-71 |
10.4.1649 |
Capitoli matrimoniali
tra Michelangelo Caracciolo
e Francesca Spataro. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Giovanni Vincenzo
Caracciolo. |
5118 |
16.10.1650 |
Capitoli matrimoniali
tra Innocenzo Murria,
figlio di Giovanni Giacomo Murria e Caterina Caterina D'Agui, e Francesca
Violi. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Tommaso Murria. |
5218 |
29.5.1653 |
Procura a Giovanni
Lorenzo Manti di San Lorenzo da parte dei seguenti abitanti di San Lorenzo: "Tarnā Nicola sindaco, Pannuti Gaspare eletto,
Messineo Michele eletto, Palumbo Domenico eletto, Paparcudi Antonino eletto,
Miserrafiti Gio. Michele eletto, Aijello Gio. Domenico eletto, Manti
Francesco eletto, Romeo Doro eletto, Romeo Camillo eletto, Gurni Pietro
eletto, Lafaci Coletta, Mandalari
Pietro, Mandalari Francesco, Pellicanō Giando, Azarello Giuseppe,
Marino Simone, Paunuti Troijilo, Scaramuzino Paolino, Missineo Domenico,
Maurici Leonardo, Farnumata Coletta, Asprea, Minico, Rauniti Masi,
Miserrafiti Caridio, Azarello Gilormo, Maijsano Giovanni, Pitasi Salvatore,
Ciliuni Cola, Jofrida Silvestro, Pellicanō Placido, Maurici Agostino, Maurici
Leonardo, Ligato Domenico, Foti Pello, Scaramuzino Gio. Battista, Maijsano
Gio. Lorenzo, Farcumata Andrea, Ligato Cesare, Maurici Antonino, Miserrafiti
Gio. Jacopo, Paunuti Gio. Domenico, Sideri Antonino, Corduma Andrea, Ficara
Bastiano, Pizi Santoro, Lafaci Francesco, Alvano Nino, Mesiano Bernardo, Pizi
Francesco, Maurici Nunzio, Maijsano Francesco, Di Adario Gilormo, Campagna
Jacopo". |
B3
Vol. 13 - Angelo Velonā (1662-1667) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
4656 |
19.10.1664 |
Compravendita tra Tommaso Murria e Mariana Orlando, marito e
moglie, e Giovanni Violi. |
B3
Vol. 14 - Angelo Velonā (1677-1682) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
5608 |
7.1.1681 |
Compravendita tra Tommaso Murria ed il Reverendo
Don Stefano Murria, padre e
figlio, e Felice Biasi. |
BUSTA
4
Notaio Domenico Amodei di Bova (1668-1700)
B4
Vol. 21 - Domenico Amodei (1668-1700) - capitoli matrimoniali |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
8980-84 |
1667 circa |
Capitoli matrimoniali tra Anna Caracciolo, figlia di
Giovanni Vincenzo e Mariana Maisano, ed Angelo Morabito. Citato l'altro
figlio Clerico Giuseppe Caracciolo. La data (1667 circa) č imprecisa poiché in
nessuna delle pagine č indicata in modo leggibile. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Giovanni Vincenzo
Caracciolo. |
9065-66 |
18.12.1695 |
Capitoli matrimoniali tra Antonina Murria, vedova del fu
Antonino Malgeri e figlia di Tommaso
Murria e Mariana Orlando,
e Giovanni Andrea Pugliatti. NB: Antonina Murria era sorella di
Elisabetta Murria, moglie di Paolo Mandalari di Condofuri. I capitoli
matrimoniali relativi al primo matrimonio sono datati 19.11.1687, ASRC, inv.
81, Busta 8, notaio Domenico Dieni di Bova. |
9075 |
27.9.1699 |
Capitoli matrimoniali tra Giuseppe Caracciolo e
Francesca Toscano. L'atto di matrimonio risulta nella Parrocchia di San
Costantino di Bova il 28 settembre 1698. Giuseppe Caracciolo muore il 31
dicembre 1756. L'atto indica che era figlio dei furono Michele Angelo ed
Antonia Sfaraone e che era vedovo di Francesca Toscano e di Domenica Dieni,
morto a 80 anni in casa di Angelo Foti suo genero. Non č
noto, ma č probabile, che si tratti di parenti del nostro Giovanni Vincenzo
Caracciolo. |
BUSTA
8
Notaio Domenico Dieni di Bova (1669-1696)
B8
- Notaio Domenico Dieni (1669-1696) - capitoli matrimoniali |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2673-75 2707-09 |
23.1.1696 |
Capitoli Matrimoniali tra Paolo Mandalari "laico e senza padre" di
Gallicianō ed Elisabetta Murria
di Bova, figlia di Tommaso Murria e
Mariana Orlando. Compaiono anche i fratelli della
sposa Abate Stefano Murria
e Ignazio Murria, ed il
fratello dello sposo Reverendo
Giuseppe Mandalari. Da altri documenti (testamento del Rev. Giuseppe
Mandalari, not. Antonio Foti B23 Vol. 139, 1719) sappiamo che il padre dello
sposo si chiamava Marco Mandalari. |
2753 |
12.1.1693 |
Capitoli matrimoniali tra Anna Murria e Domenico De
Marco. Anna Murria, morta nel 1742 a 68
anni (Parrocchia di San Teodoro di Bova), č figlia di Innocenzio Murria e
Francesca Violi. Suo padre Innocenzo Murria č figlio di Giovanni Giacomo
Murria (cfr. Not. Angelo Velonā, Busta 3 vol. 12, 16.10.1650). Citato il fratello della sposa,
Giovanni Battista Murria. Nella seconda pagina c'č un altro atto dove č
citato il Dottor Don Giacomo Murria, procuratore di Giovanni Battista. |
2864-67 |
19.11.1687 |
Capitoli matrimoniali tra Antonina Murria, figlia di Tommaso Murria e Mariana Orlando, ed Antonino
Malgieri. Citati i fratelli della sposa Abate Stefano Murria ed Ignazio
Murria. La sposa č una sorella di Elisabetta
Murria, quindi zia di Marcantonio Mandalari. Rimasta vedova, sposerā in
seconde nozze nel 1695 circa Giovanni Andrea Pugliatti (vedi B4 Vol. 21). |
BUSTA 11
Notaio Giovanni Battista Murria di Bova
(1701-1711)
B11
Vol. 97 - Giovanni Battista Murria (1701-1705) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1704 |
14.11.1701 |
Francesca Violi fu Giovanni
Battista, moglie di Andrea Foti,
vendita |
1822 |
5.9.1704 |
Il Reverendo Don Pietro Mandalari compare come procuratore della
Reverenda Communeria di San Lorenzo. |
B11
Vol. 98 - Giovanni Battista Murria (1706-1708) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2030 |
30.1.1708 |
Anna Murria vedova del fu Domenico De Marco (e figlia di Innocenzio Murria
e Francesca Violi) dichiara che suo marito era debitore della somma di 50
ducati al signor Antonino Marzano della cittā di Bova. La comparente cede perciō al signor
Marzano "una pezza di terra
aratoria, certi altri terreni, un giardino, ducati sei..." |
B11
Vol. 99 - Giovanni Battista Murria (1709-1711) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2263 |
20.4.1711 |
Il reverendo Don Pietro Mandalari insieme ai nipoti Pietro e Giuseppe Mandalari della terra di San Lorenzo vende una
terra in contrada Gurna di San Lorenzo al Reverendo Giuseppe Mandalari di Condofuri. Citato anche Vittorio Mandalari. |
2284 |
17.7.1711 |
Pietro Mandalari della villa di Condofuri concede una terra aratoria in enfiteusi
a Domenico Mandica di San Loenzo per il censo annuo di un ducato. |
2310 |
30.11.1711 |
Anna Murria figlia del fu Innocenzo (e di Francesca Violi) |
BUSTA 12
Notaio Giovanni Battista Murria di Bova
(1712-1721)
B12
Vol. 100 - Giovanni Battista Murria (1712-1713) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
10 |
21.1.1712 |
Il Reverendo Don Giuseppe Mandalari di Gallicianō "moram trahentis in villa Condovuri"
acquista da Domenico Pannuti della Terra di San Lorenzo un uliveto in
Contrada Sant'Andrea nel territorio di Gallicianō, confinante da entrambi i
lati con terreni di sua proprietā, per il prezzo di 20 ducati. Si tratta evidentemente del fratello
del nostro Paolo Mandalari. |
19 |
28.2.1712 |
Il Reverendo Don Giuseppe Mandalari di Gallicianō "moram trahentis in villa Condovuri"
acquista da Isabella Favasi moglie di Candeloro Palermo della Terra
dell'Amendolea una terra aratoria di una tumulata in Contrada Pittena nel
territorio dell'Amendolea, per il prezzo di 7 ducati. Si tratta evidentemente del fratello
del nostro Paolo Mandalari. |
136 |
13.9.1712 |
La magnifica Anna Murria vedova del fu Domenico de Marco (figlia di
Innocenzio Murria e Francesca Violi) compare in vece di madre, balia e pro
tempore tutrice dei figli minori Francesco Antonio, Giovanni Battista e
Violante De Marco. All'interno dell'atto vengono trascritti altri documenti
del 1707 in cui la suddetta Anna Murria, dichiarando la morte del marito
Domenico De Marco, dichiarava essere erede del di lui patrimonio insieme ai
figli. |
159 |
2.10.1712 |
atto interessante |
241 |
19.12.1712 |
Antonia Murria moglie di Andrea Pugliatti |
247 |
3.1.1713 |
Antonia Murria moglie di Andrea Pugliatti |
252 |
5.1.1713 |
I fratelli Vittorio e Audizio Iaria di Motta Roghudi fondano un
beneficio della Santissima Annunciata nella chiesa extra moenia in contrada
Alleghorio. Primo cappellano č Fonte Iaria, figlio di Vittorio. Vegono elencati tutti i discendenti
della famiglia: - Domenica (diventerā poi moglie di Geronimo Pannuti e madre
di Argenta Pannuti) e Olimpia Iaria figlie fammine
di Vittorio; - Antonino Salvatore, Ascanio
Scilione, Gerolamo e Fonte figli maschi di Vittorio; - Caterina, Olimpia e Maria Iaria
figlie femmine del fu Pietro, fratello di Vittorio e Audizio; - Audizio Iaria, infine, non č
sposato e non ha discendenti. |
276 |
1.2.1713 |
Reverendo Dottor Abate Stefano Murria |
314 |
20.3.1713 |
Il magnifico Fabio Nucera della
Terra dell'Amendolea, marito di Francesca
Mandalari, donazione al figlio chierico Domenico Nucera (che si
tratti dell'antenato di Beatrice Nucera? Comunque č di certo un parente) |
322 |
28.4.1713 |
Il magnifico Tommaso Mandalari di
San Lorenzo comprare come procuratore dell'Illustrissimo Signor Don Francesco
Ruffo duca di Bagnara. |
B12
Vol. 101 - Giovanni Battista Murria (1715-1716) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
26 |
19.5.1715 |
Stefano Murria |
39 |
3.6.1715 |
Reverendo Pietro Mandalari di San Lorenzo acquisto. |
70 |
11.7.1715 |
Donata Sunica vedova del fu Andrea Ligato di San Lorenzo, tutrice dei figli
minori Domenico, Marc'Antonio e Giuseppe Ligato. Il mese precedente Andrea Ligato fu
ucciso con un colpo di schioppo. |
101 |
11.8.1715 |
Reverendo Giuseppe Mandalari di Gallicianō acquisto da Porzia Manti
di San Lorenzo |
111 |
18.8.1715 |
Antonina Murria |
149 |
3.9.1715 |
Reverendo Piero Mandalari di San Lorenzo |
167 |
22.9.1715 |
Antonino Arcidiaco di San Lorenzo compare come confinante in contrada Gurda |
198 |
5.12.1715 |
vari cittadini di San Lorenzo tra
cui Sebastiano Arcidiaco, Giuseppe Mandalari e Tommaso Mandalari. |
391 |
8.11.1716 |
Tommaso Mandalari della terra di San Lorenzo. Permuta. |
398 |
9.11.1716 |
Antonina Toscano e Reverendo Don Domenico Caracciolo madre
e figlio |
B12
Vol. 102 - Giovanni Battista Murria (1717-1721) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
10 |
11.1.1717 |
Attestazioni varie, tra le quali.
"Giovanni Pancallo
quelle medesimo che habita attualmente nella terra di Pentidattilo cum domo
et familia č nativo dell'Isola di Sicilia perō da ventanni in circa che
habita in detta terra dove prese moglie e procreato figli e per pių anni
esercitō l'arte di fundacaro della villa di Melito spettante a detta
ducessa". |
81 |
4.4.1717 |
Compare in fondo all'atto il
magnifico Paolo Mandalari
governatore. Anche nell'atto successivo. |
130 |
28.8.1717 |
Giuseppa Pelligrone vedova del fu Bernardo Arcidiaco e sua
figlia in capillis Agostina
Arcidiaco |
133 |
28.8.1717 |
Francesca Mandalari moglie di Francesco
Strati |
326 |
16.7.1719 |
Testamento di Giovanni Battista Murria (il notaio stesso). Si tratta in realtā non tanto di un
testamento ma di una lunga sequenza di preghiere. |
341 |
11.8.1719 |
Mastro Francesco Saccā della cittā di Reggio e suo cognato Mastro
Giovanni Costantino della cittā di Reggio, al presente in San Lorenzo. (il fatto che i due siano cognati
pone qualche interrogativo). Nell'atto successivo compare ancora
Francesco Saccā per una vendita. |
484 |
15.4.1721 |
I magnifici Paolo Mandalari ed Elisabetta
Murria coniugi della Villa di Condofuri aquistano. |
486 |
19.4.1721 |
La magnifica Elisabetta Murria della cittā di Bova, attualmente
dimorante a Condofuri, moglie del magnifico
Paolo Mandalari, vende la stessa terra di cui sopra al canonico
Stefano Murria. |
554 |
9.9.1721 |
Canonico Abate Giacomo
Murria della cittā di Bova benefciario delli semplici benefici di S.
Pietro e Paolo della cittā. |
BUSTA 22
Notaio Antonio Foti di Bova (1702-1729)
B22
- Notaio Antonio Foti (1702-1706) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2075 |
8.10.1702 |
Testamento del Reverendo Antonino
Pugliatti, Canonico della Cattedrale della cittā di Bova. Il testatore
istituisce come eredi universali i nipoti Marcantonio, Andrea e Domenico Pugliatti, figli di suo fratello Francesco Pugliatti, defunto,
e della sua vedova Anna Pancallo. Citato anche il fratello Reverendo
Giovanni Domenico Pugliatti. Nota: due mesi dopo, il 10.12.1702,
il Reverendo Antonino Pugliatti era deceduto (cfr. atto seguente). |
2078 |
10.12.1702 |
Patrimonio del Reverendo Marcantonio
Pugliatti, figlio del fu Francesco
Pugliatti e della vivente Anna
Pancallo, nipote del fu Reverendo Antonino Pugliatti, Canonico della
Cattedrale della cittā di Bova. |
2085 |
28.1.1703 |
Il suddiacono Marcantonio Pugliatti
fu Francesco compare col fratello Capitano
Andrea Pugliatti. Citato il testamento dello zio Abate Antonino
Pugliatti, defunto, che istituė come eredi universali i fratelli suddiacono
Marcantonio, Capitano Andrea e Domenico Pugliatti. Il suddiacono Marcantonio
Pugliatti rinuncia a parte dell'ereditā in favore del fratello Capitano
Andrea Pugliatti. |
2106 |
2.3.1704 |
Vari cittadini di Bova, tra i quali
il Capitano Andrea Pugliatti
ed il Notaio Giovanni Battista
Murria, oltre i due Sindaci della cittā e vari altri, dichiarano che,
per ovviare alle molte spese giā intervenute a causa delle liti delle
Universitā di Bova e Africo con la Mensa Vescovile di Bova riguardo il
pascolo del Castagneto, sono venuti in accordo con il Vescovo di Bova Antonio
Gaudioso perchč l'Universitā di Bova e quella di Africo paghino ciascuna
quattro ducati e mezzo all'anno alla Mensa Vescovile per continuare ad
utilizzare il pascolo. Allegata all'atto vi č una
dichiarazione del Vescovo che spiega pių chiaramente in altri termini: "Monsignor Vescovo di Bova humilmente
espone all'Eccellenze Vostre come la mensa Vescovile di Bova possiede un
territorio detto il Castagneto nel Territorio d'Africo Casale di detta Cittā,
e da pių anni l'Universitā di detta Cittā e di detta Africo [ne] furono in
possesso [per] farlo pascolo comune, come gli altri territori, cioč dalli 15
di settembre, quando giā č finita la raccolta delle castagne; onde Monsignor
contestabile fu Vescovo di Bova intentō giudicio contro detta Universitā, e
dopo molte spese ottenne la manutenzione nel possesso, ma l'Universitā
suddette non hanno cessato di continuare nelle loro pretenzioni, con proseguire
la causa che aventi l'A.C. č sata attestata con grossa spesa d'ambo le parti;
onde conoscendo [?] l'impossibilitā di sedare le suddette differenze e levare
da mezzo questa pietra di scandalo senza un convenevole accordo, che al
presente li viene proposto dalle dette Universitā, cioč che le medesime
paghino ogn'anno per detto pascolo controverso docati nove, e resti per la
mensa Vescovile il frutto delle casteagne e ogn'altro emolumento di detto
stabile, eccettuatene solamente il detto pascolo che resterā per detta
Universitā pagando li suddetti docati nove, il che sarebbe d'utile alla mensa
suddetta e si laverebbe ogni scandalo e dissenzione tra i sudditi et il
vescovo. Pertanto supplica l'E.E.V.V. per il necessario assenso". |
2169 |
4.7.1705 |
Don Marcantonio Pugliatti, Domenico
Pugliatti ed il Capitano
Andrea Pugliatti, fratelli della cittā di Bova, dichiarano di essersi
trovati nei giorni precedenti nel territorio di Palizzi, ed in particolare
nel luogo detto il Porto di Palizzi, nel momento in cui i prodotti delle loro
masserie dovevano essere pesati. Dal momento che i carichi di grano ancora
non erano stati pesati, e che, anzi, da pių giorni giacevano ammassati nelle
rispettive masserie, i comparenti chiesero ai coloni Giovanni Domenico Sozzo
e Giuseppe Piccolo il motivo di un tale ritardo: questi risposero di aver
ricevuto ordine dall'erario ed amministratore locale Felice Nesci che i
carichi non fossero pesati, sotto pena di ducati sei per ciascuno. |
B22
- Notaio Antonio Foti (1707-1708) - NESSUN ATTO |
B22
- Notaio Antonio Foti (1712-1718) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1835 |
29.9.1714 |
Ricevuta dotale per la dote della
Magnifica Marianna Squillaci, moglie del magnifico Ignazio Murria della cittā di Bova, figlio del fu Tommaso
Murria e della fu Mariana Orlando. Citati i capitoli matrimoniali
rogati dal notaio Domenico Dieni di Bova il 29.10.1692 nei quali gli zii
materni della sposa Abate Ottavio Malgeri ed Antonino Malgeri donavano in
dote alla nipote "beni mobili,
animali bovini, vaccini, giomentini, pecorini, danari contanti, stabili ed
altro". A distanza di anni, gli sposi dichiarano di aver ricevuto la
dote promessa e liberano da ogni impegno Giovanni Battista Malgeri, erede
legittimo dei dotanti. |
1930 |
31.12.1716 |
Compaiono il capitano Andrea Pugliatti di Bova e suo
fratello, capitano Domenico Pugliatti di Bova, i quali dichiarano detenere i
beni del fu loro fratello Reverendo Marcantonio Pugliatti. |
1992 |
1718 |
Capitoli matrimoniali tra Giuseppe Crucitti, vedovo
della fu Francesca Morabito,
e Mattia Tranō. Citato il figlio dello sposo, Antonino Crucitti "figlio di detto Giuseppe, nato e procreato
in costanza di legittimo matrimonio colla fu Francesca Morabito delle
pertinenze della Cittā di Reggio, uxorato in questa di Bova, vivente
separatamente ut dixit da detto suo padre, qui presentemente costituto col
consenso di detto suo padre". |
B22
- Notaio Antonio Foti (1719-1721) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1466 |
2.2.1719 |
Citato Nicola Arcidiaco, che insieme a molti altri cittadini di
San Lorenzo, dichiara "qualmente
il Magnifico Sabb'Antonio Asprea di detta Terra, havendo esercitato cosė
l'officio dell'erariato come del governo di giustizia pių tempo in questa
medesima Terra, dal medesimo di Asprea non si sentono aggravati né
maltrattati in cosa veruna sopra dette cariche, per aver quelle esercitato
con prudenza e lode". |
1467 |
2.2.1719 |
Tommaso Mandalari compare come procuratore del Chierico Francesco Asprea della
Terra di San Lorenzo. |
1486 |
16.7.1719 |
Anna Murria, vedova di Domenico
De Marco, si presenta insieme al figlio Francesco Antonio de Marco per una
vendita a Giovanni Domenico Pugliatti. |
1501 |
1.10.1719 |
Il "molto Reverendo Canonico Dottor Signor
Abate Stefano Murria"
di questa cittā di Bova, vendita a Giuseppe Aromatisi. |
1584 |
3.10.1720 |
Andrea Pugliatti, della cittā di
Bova, vende al Molto Reverendo Canonico Signor Abate Giovanni Andrea Velonā,
procuratore del Venerabile Ospedale della cittā di Bova, un pezzo di terra
aratoria sita nel Territorio dell'Amendolea. |
1591 |
10.11.1720 |
Il canonico dottor Stefano Murria, vendita al
Reverendo Canonico Signor Abate Giovanni Andrea Velonā, procuratore
dell'Ospedale di Bova. |
1634 |
15.4.1721 |
Giuseppe Crucitti e Giuseppe Tranō
della cittā di Bova vendono al Magnifico Giuseppe Pugliatti una chiusura
consistente in terre aratorie, vigna sfatta e silvosa, con alberi fruttiferi
sita e posta in contrada Plaghie che i due posseggono in comune. |
1647 |
25.8.1721 |
Donata Sunica della Terra di San
Lorenzo moglie di Mariano Cuzzilla. Permuta. |
B22
- Notaio Antonio Foti (1722-1726) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1358 |
29.3.1722 |
"Antonino Crucitti figlio di Giuseppe della cittā di Reggio
da pių anni cum domo e familia ed uxorato in questa di Bova, e vivente
separatamente dal padre, come disse" vende a Paolo Violi di Bova una
pianta di vigne in contrada Ongia per il prezzo di ducati 13 e carlini 6. |
1448 |
6.10.1723 |
Anna Murria, vedova di Domenico Di Marco, compare con i figli Antonio, Gio.
Battista e Violante. Vendita a Giovanni Antonio Nesci. |
1451 |
6.10.1724 |
Capitroli matrimoniali tra Francesco
Pugliatti, figlio del Capitano Andrea e della fu Antonina Murria, futuro sposo, e Francesca Spanō, figlia
dei furono Antonio e Maria Bertone, futura sposa. Compaiono Giovanni Domenico
Pugliatti abbate, zio materno di Francesca Spanō e zio paterno dello sposo. |
B22
- Notaio Antonio Foti (1727-1729) - NESSUN ATTO |
BUSTA 23
Notaio Antonio Foti di Bova (1698-1741)
B23
Vol. 139 - Antonio Foti (1698-1729) obblighi |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2279 |
22.6.1699 |
Porzia Manti vedova di Giovanni
Lorenzo Trapani - dichiara come anni or sono ha fatto donazione
irremovibile inter vives una simul et in solidum con detto fu Giovanni
Lorenzo di tutti i loro beni mobili e stabili a favore del Reverendo D.
Marcello Trapani per l'affetto, ecc.ecc. |
2327 |
30.8.1699 |
(interessante) testamento
dell'arciprete di San Lorenzo Don
Antonino Trapani (oriundo dell'Amendolea). Citato il fratello
Reverendo Marcello Trapani. Probabile parentela con il nostro
Giovanni Lorenzo fu Giulio Cesare Trapani (il quale - cfr. IMG_2279 - aveva
lasciato tutti i beni a Don Marcello Trapani, evidentemente suo parente) |
2383 |
19.8.1703 |
citata una terra sita e posta in
contrada Lacco limitante libeni del Diacono
(?) Andrea Archidiaco. Nota: Lacco si trova poco a sud di Chorio, ben
prima del bivio per Prunella, ma la contrada Lacchi (citata per esempio in
B23 Vol. 136 img. 2167) č nel territorio dell'Amendolea. |
2429 |
1.2.1717 |
Contrada ARCHIDIACO (citata nel testamento di Don Pietro Elia Stilo, confessore,
Vicario Foraneo e Padre Spirituale dell'Oratorio della Congregazione di Gesų
e Maria del Casale di Africo). |
2471 |
1719 |
Testamento del Reverendo Giuseppe Mandalari di
Condofuri. Erede universale: Reverendo D.
Marc'Antonio Mandalari, sacerdote, fratello di esso testatore. Citati gli altri due fratelli Pietro
Mandalari e Paolo Mandalari: "conoscendo esso testatore in sua giusta
coscienza ut dixit che Paulo Mandalari fu preferito pių dell'altri fratelli
nell'ereditā paterna e materna e l'aumento delli beni che attualmente
possiede il testatore fu aumentata ed acquistato con fatiche di detto Pietro
come fratelli poi d'essersi accasato detto Paulo per qual causa non compete
cosa veruna di quello [che] al presente tiene esso testatore a detto
Paulo". |
B23
Vol. 136 - Antonio Foti (1730-1732) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2017 |
26.6.1730 |
Atto rogato a Reggio Calabria. Tra i testimoni č citato il Chierico Giuseppe Crucitti fu Domenico. |
2125 |
24.2.1732 |
Il reverendo Stefano Murria di Bova compare come procuratore di suo zio
Reverendo don Stefano Murria |
2156 |
5.8.1732 |
Capitoli matrimoniali tra Giacomo
Parisi della Cittā di Bova ed Ursula Tranō della stessa cittā. Citato Giuseppe Crucitti come confinante di una casa coperta sita
nella Parrocchia di San Trifonio di Bova. |
B23
Vol. 137 - Antonio Foti (1733-1736) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
|
21.6.1733 |
Giuseppe ed Antonio Crucitti compaiono insieme ad altri
cittadini della cittā di Bova come "pratici della Contrada Sant'Anna
tenimento di detta cittā" |
2597 |
2.1.1734 |
Domenico Pugliatti della cittā di Bova compare con il nipote Capitan Francesco Pugliatti. |
2597 |
2.1.1734 |
Capitano Francesco Pugliatti della cittā di Bova uxorato e
vivente separatamente dal padre suo Andrea. |
2599 |
10.1.1734 |
Citato il capitano Andrea Pugliatti |
2610 |
14.2.1734 |
Capitano Andrea Pugliatti della terra di Bova e sua moglie Anna
Nocera della terra dell'Amendolea. Citati i figli del capitano Andrea
Pugliatti: Dottor Fisico Tommaso Pugliatti e capitan Francesco Pugliatti. |
2620 |
2.3.1734 |
Dichiarazione del Capitano Andrea Pugliatti
della cittā di Bova, di anni sessant'uno. |
2640 |
18.4.1734 |
Donata Sunica di San Lorenzo, qui (a Bova) da pių anni cum domo et familia,
vedova primo loco del fu Andrea Ligato et ultimo loco del fu Mariano Cuzzilla
compare con Giuseppe Ligato e Giobatta Cuzzilla, figli e fratelli uterini. |
2652 |
26.9.1734 |
Compare tra gli altri il Capitano Andrea Pugliatti
d'anni 61 in circa, al presente consigliero e pių volte deputato ut supra,
per una dichiarazione. |
2680 |
6.2.1735 |
Compare tra gli altri il Capitano Andrea Pugliatti
d'anni 60 in circa per una dichiarazione. fino 2648 |
2724 |
4.1.1736 |
Compare Domenico Pizzi del Casale di Gallicianō, distretto
dell'Amendolea, insieme al suo fideiussore Reverendo Pietro Pizzi, suo
fratello. Domenico Pizzi vende per il prezzo di 45 ducati un pezzo di terre
seminatorie sito in Contrada Pistaria, tenimento dell'Amendolea. |
2726 |
8.1.1736 |
Capitoli matrimoniali tra Domenco Maisano della cittā di
Bova ed Anna Crucitti,
figlia di Giuseppe Crucitti e Mattea Tranō. |
2728 |
5.2.1736 |
Capitoli matrimoniali tra Luca Gentile e Isabella Scordo,
figlia di Giuseppe Scordo e di Ursula Cordoma |
B23
Vol. 138 - Antonio Foti (1736-1741) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2741 |
4.1.1736 |
copia dell'atto giā indicato in B23
Vol. 137 - Domenico Pizzi,
vendita |
2742 |
8.1.1736 |
copia dell'atto giā indicato in B23
Vol. 137 - capitoli matrimoniali
Maisano-Crucitti |
2744 |
5.2.1736 |
copia dell'atto giā indicato in B23
Vol. 137 - capitoli matrimoniali
Gentile-Scordo |
2747 |
25.2.1736 |
Domenico Maisano dichiara, essendosi
giā celebrato il matrimonio con Anna
Crucitti (figlia di Giuseppe Crucitti e Mattia Tranō), di aver giā
ricevuto tutti i beni dotali descritti nei capitoli matrimoniali (vedi atto
in data 8.1.1736) |
2822 |
24.11.1737 |
Giuseppe Crucitti compare tra i coloni (?) che curano le terre di proprietā dei
discendenti del fu reverendo Giacomo Dieni. |
2857 |
22.2.1739 |
Il Dottor Fisico Tommaso Pugliatti attuale Sindaco della
cittā di Bova compare insieme ad altri cittadini, in merito alla tassa che
l'Universitā deve pagare al procuratore dell'Imperiale Collegio di Madrid. |
BUSTA 119
Notaio
Antonino Panagia di Bova (1767-1791)
B119
Vol. 872 - Antonino Panagia (1767) - NESSUN ATTO |
B119
Vol. 873 - Antonino Panagia (1768) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
--- |
4.4.1768 |
Testamento di Luca Gentile, marito di Isabella Scordo. Compaiono i figli Domenico, Francesco, Domenica (moglie di Antonino Pugliatti), Francesca
e Sebastiano, lo zio Sebastiano, il fratello Sebastiano e la sorella Nunzia. |
--- |
10.9.1768 |
Imposizione di censo tra il dottor
fisico Domenico Mesiani e Antonio
Crucitti che compare con i figli Domenico e Francesco. |
B119
Vol. 874 - Antonino Panagia (1769) - NESSUN ATTO |
B119
Vol. 875 - Antonino Panagia (1770) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
--- |
29.7.1770 |
Testamento di Pietro Pizzi di Gallicianō, marito di Margherita Grillo
(fratello di Filippo Bruno Pizzi). Compaiono le figlie Anna Maria ed
Isabella, i fratelli Antonio e Filippo. |
B119
Vol. 876 - Antonino Panagia (1771) - NESSUN ATTO |
B119
Vol. 877 - Antonino Panagia (1772) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
--- |
3.10.1772 |
Testamento di Stefano Mandalari di Condofuri (fratello di Marcantonio
Mandalari). Compaiono la moglie Lucia Squillaci ed i figli Antonino, Paolo,
Michele, Andrea, Bruno e le figlie Elisabetta ed Antonia. |
B119
Vol. 878 - Antonino Panagia (1773) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
--- |
6.9.1773 |
Vendita tra i coniugi Pasquale Dieni
e Valenza Verzeri di Bova e Bruno Caracciolo. |
B119
Vol. 879 - Antonino Panagia (1774) - NESSUN ATTO |
B119
Vol. 880 - Antonino Panagia (1775) - NESSUN ATTO |
BUSTA 172
Notaio
Fortunato Autelitano di Motta Roghudi (1798-1808)
B172
Vol. 1232 - Fortunato Autelitano (1789) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1233 - Fortunato Autelitano (1790) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1791 |
13.6.1790 |
Compare da una parte il Magnifico Don Giovanni Mandalari,
legittimo procuratore del Dottor
Don Filippo Pizzi del Casale di Condofuri (come dal mandato di
procura in data 22 maggio 1790) e dall'altra il Suddiacono Don Francesco
Andrea Versaci e la Magnifica Preziosa Marino vedova del fu Geronimo Versaci
di Motta Roghudi. I comparenti dichiarano che il
suddetto Dottor Don Filippo Pizzi č erede testamentario del fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, come
da testamento nuncupativo rogato dal Notaio Don Francesco Altomonte della
Terra di San Lorenzo [NB: il testamento in questione, in realtā, non č stato
rinvenuto tra gli atti del suddetto notaio], in virtų quale si trova "immerso nel possesso di tutti li beni
descritti in detto Testamento". "E
li divisati di Versaci e Marito, cognati ut supra, anche per nome e parte del
Suddetto Magnifico Nicola Maria Versaci, asseriscono vantare pretenzioni e
raggioni sopra detta ereditā, come robba della Signora Caterina Minniti
moglie del divisato fu Antonio Pizzi loro congiunto, per cui si sono fabricati
vari atti, e conoscendo tanto l'uni che l'altri quanto di danno e
preggiudizio potesse arrecare lo proseguimento dei litiggi e quanto si
potrebbero avanzare gli odi e rancori tra congiunti, e risoluti per tal
motivo dar fine alle tante spese ed inquietudini, e mossi finalmente dalla
considerazione di concorrere fra esse parti stretta parentela, e di volerla
conservare, sono divenuti all'infrascritta convenzione, transazione e
quietanza finale coll'assegnamento dell'infrascritti beni [...]". |
B172
Vol. 1234 - Fortunato Autelitano (1791) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1773 |
24.8.1791 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere tre tenute di Terre Aratorie site e poste nel Tenimento
della Terra di Motta Roghudi, l'una nella Contrada Sucia, o sia Scannė,
l'altra nella Contrada Candili, e l'ultima nella Contrada Santa Caterina,
pervenutegli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, e di vendere tali terre a Donato
Stelitano per la somma totale di ducati 46. |
1774 |
24.8.1791 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere due tenute di terre aratorie site e poste nel Tenimento
della Terra di Motta Roghudi, l'una nella Contrada Suciuso, e l'altra nella
Contrada Sellida, pervenutegli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, e di
vendere tali terre a Fabio Morabito per la somma totale di ducati 26. |
1776 |
24.8.1791 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere due tenute di terre site e poste nel Tenimento della
Terra di Motta Roghudi, l'una nella Contrada Fucile e l'altra nella Contrada
Cuppari, pervenutegli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, e di vendere tali terre a
Giovanni Stellitano fu Giuseppe per la somma totale di ducati 17,5. |
1778 |
24.8.1791 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere due pezzetti di terreno beverativi nel Tenimento della
Motta, l'uno nella Contrada Rodā con alberi di serico e l'altro nella Contrada
Sant'Annunciata alberato parimente con celsi di serico, viti, roveri ed altri
alberi fruttiferi, pervenutigli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, e
"riguardo alla stretta parentela
tra loro vertente, ha risoluto cederlo e rilasciarlo" al Reverendo Scipione Pannuti
"per atto gratuito e benevolenza". Nota: il Reverendo Scipione Pannuti
era infatti fratello di Argenta Pannuti, ed era perciō zio di Elisabetta
Mandalari, moglie di Filippo Pizzi. |
1780 |
26.8.1791 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere i seguenti beni pervenutigli per ereditā dal fu suo
fratello Magnifico Antonio Pizzi: - un comprensorio di terre scapole
dentro la Chiusura di dette (?) vigne, non che altro pezzo di vigne fuori
dalla Chiusura alberate con alberi di olivo, pirare, prunare ed latri alberi
fruttiferi posti fuori di detta Chiusura site e poste nella Contrada Sprighō
Tenimento di Motta Roghudi. - un altro pezzo di terreno
abeveraticcio sito accanto il molino
di detta Motta, alberato con alberi di fighi, canneto, nocera, ed altri
alberi fruttiferi - un'altra terra aratoria sita e
posta nella Contrada Castanea tenimento della prefata Motta Il Dottor Don Filippo Pizzi vende al
Signor Don Domenico Tripepi, Patrizio della Cittā di Sant'Agata di Reggio,
commorante nella suddetta Villa, per la somma di ducati 190. |
B172
Vol. 1235 - Fortunato Autelitano (1792) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1743 |
11.4.1792 |
Il Reverendo Signor Don Scipione Pannuti di Motta Roghudi
dona vari beni, che gli pervennero per ereditā dal fu Abate Geronimo Iaria,
al nipote ex parte fratris Don Giuseppe Pannuti, affinchč possa ascendere ai
sacri ordini. Don Scipione Pannuti era figlio di
Geronimo Pannuti e di Domenica Iaria, ed era dunque fratello di Argenta Pannuti
e zio di Elisabetta Mandalari. L'Abate Geronimo Iaria era un fratello di
Domenica Iaria, ed era perciō zio di Don Scipione Pannuti (cfr. B172 Vol.
1250 - Fortunato Autelitano, 17.1.1807). |
1745 |
3.5.1792 |
Testamento della Magnifica Olimpia Pannuti, vedova
del fu Signor Notaio Domenico Trapani domiciliata nel luogo detto Alloghorio,
pertinenza della Terra di Roccaforte. La testatrice istituisce come eredi
universali i suoi figli Fortunato e Giannandrea Romeo, figli del primo marito
Domenico Romeo, e Giovannantonio e Geronimo Trapani, figli del secondo marito
Domenico Trapani, e specifica (come d'uso) che le figlie Rosa Romeo ed Anna
Trapani, poichč a suo tempo dotate di paraggio, non possono pretendere cosa
alcuna. |
1751 |
18.8.1792 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere due terre aratorie site e poste nel tenimento di Motta
Roghudi, l'una nella contrada Tauroro e Fabiulli e l'altra nella contrada
Lanatā, pervenutegli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, e di vendere tali terre a Lorenzo
Nucera per la somma totale di ducati 31. |
1753 |
18.8.1792 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere un pezzetto di terreno sito e posto nella Contrada
Gheromandi seu Biscia, tenimento di Motta Roghudi, ed una "casuncola
diruta", pervenutegli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi, e di
vendere tali terre a Sebastiano Romeo fu Pietro della Motta per la somma
totale di ducati 17. |
1757 |
19.8.1792 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere un pezzo di linata alberata con celsi di serico ed
altri alberi fruttiferi non che altri tre piedi di celsi di serico siti in
contrada Tomasi tenimento della Terra della Motta, pervenutegli per ereditā
dal fu suo fratello Magnifico
Antonio Pizzi, e di vendere tali terre a Giovann'Antonio Trapani di
Roccaforte per la somma totale di ducati 14. |
1759 |
19.8.1792 |
Il Dottor Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri
dichiara di possedere un capitale di censo di docati sedici per la
corrispondente annualitā di carlini otto sopra tre case, cioč l'una di
Giovanni Alati di Stefano in carlini due, l'altra di Antonino Maesano fu
Francesco in altri carlini due, e l'altra di Sebastiano Stelitano di Rocco in
carlini quattro, pervenutegli per ereditā dal fu suo fratello Magnifico Antonio Pizzi. Filippo Pizzi vende tale capitale al
Reverendo Don Scipione Pannuti della Motta (zio di sua moglie Elisabetta
Mandalari). |
1760 |
19.8.1792 |
L'Arciprete di Motta Roghudi, Don Antonino Romeo, dichiara di
possedere due capitali da 30 ducati ciascuno su di un diverso fondo
ipotecato, oggi di proprietā del Dottor
Signor Don Filippo Pizzi della Terra di Condofuri. Il primo dei due fondi pervenne a
Don Filippo Pizzi per cambio con fu Magnifico Don Domenico Nucera e l'altro
per ereditā da suo fratello Magnifico
Antonio Pizzi. Don Filippo Pizzi riscatta le due
terre consegnando all'Arciprete di Motta Roghudi altre proprietā per il
valore di ducati sessanta. |
B172
Vol. 1236 - Fortunato Autelitano (1793) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1237 - Fortunato Autelitano (1794) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1238 - Fortunato Autelitano (1795) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1700 |
4.8.1795 |
Il Signor Dottor Filippo Pizzi del Casale di Condouri dichiara
di possedere due pezzi di fondi alberati di querce di ghiande, olivare,
vigna, cerasare, castagnare ed altri alberi fruttiferi siti e posti l'uno
nella Contrada San Nicola, tenimento della Motta Roghudi, e l'altro nella
Contrada Camarino dello stesso Tenimento, pervenutegli per ereditā dal fu suo
fratello Magnifico Antonio Pizzi. Filippo Pizzi vende all'Arciprete di
Roccaforte Antonino Marino i due terreni per il prezzo di ducati 130. |
B172
Vol. 1239 - Fortunato Autelitano (1796) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1240 - Fortunato Autelitano (1797) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1674 |
27.4.1797 |
Andrea fu Stefano Mandalari e Pietro di Giacomo Mandalari, di Condofuri, attestano di
aver affittato una barca a vela per la scorta ed il trasporto di alcuni
carcerati e dei loro custodi, dalla Marina di Melito a una prigione vicina,
per ordine del Governatore dello Stato dellAmendolea. Andrea Mandalari era nipote di
Marcantonio (figlio di suo fratello Stefano) mentre Pietro era probabilmente
un nipote di Andrea (nello Stato Civile di Condofuri č registrato un Pietro
Mandalari deceduto nel 1860 a circa 84 anni, figlio di Giacomo Mandalari e di
Bruna Mandalari, dove Bruna Mandalari era una sorella di Andrea). |
B172
Vol. 1241 - Fortunato Autelitano (1798) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1242 - Fortunato Autelitano (1799) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1243 - Fortunato Autelitano (1800) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1244 - Fortunato Autelitano (1801) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1245 - Fortunato Autelitano (1802) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1246 - Fortunato Autelitano (1803) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1247 - Fortunato Autelitano (1804) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1248 - Fortunato Autelitano (1805) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1249 - Fortunato Autelitano (1806) - NESSUN ATTO |
B172
Vol. 1250 - Fortunato Autelitano (1807) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
1497 |
17.1.1807 |
Testamento del Reverendo Scipione Pannuti di Motta Roghudi (fratello di
Argenta Pannuti e perciō zio di Elisabetta Mandalari). Il testatore nomina eredi i suoi
nipoti Reverendo Giuseppe, Giannandrea e Tommaso Pannuti, figli di suo
fratello. Viene citato il padre del testatore,
Girolamo Pannuti, lo zio
paterno Abate Domenico Pannuti, ed i suoi zii materni Abate Geronimo Iaria e
Scipione Iaria (fratelli di sua madre Domenica Iaria). Viene citata inoltre un'altra nipote
Domenica Pannuti, figlia del fu Vittorio Pannuti, fratello del testatore,
esclusa dall'ereditā dal momento che per le prime nozze col fu Don Francesco
Papisca di Cardeto ebbe 600 ducati in dote, e dopo il secondo matrimonio con
Saverio Russo (nipote del primo marito) vendette allo stesso Reverendo
Scipione Pannuti certi fondi ricevuti in dote ritenendoli poco utili data la
lontananza. Il testatore dichiara infine "qualmente D. Olimpia e D. Argenta Pannuti di lui
sorelle furono state dotate di paraggio dal di loro comun Padre fu Magnifico
Gerolamo Pannuti, ed allora la casa si ritrovava pių bassa di beni di
fortuna, per cui non rimase l'uguale pozione agl'altri fratelli, e l'asse
ereditario del Testatore suddetto e robba sua propria pervenutali per ereditā
lasciatale dalli quondam di loro zii e per compra dal medesimo fatta e con
suo proprio danaro come si ravvisa dai respettivi testamenti e scritture di
compra, per cui ne č assoluto Patrone di disponere come di sopra ha disposto;
che perciō escludendo come esclude formalmente dalla sudetta di lui ereditā
le sudette D. Olimpia e D. Argenta Pannuti di lui sorelle [...]". |
B172
Vol. 1251 - Fortunato Autelitano (1808) - NESSUN ATTO |
BUSTA 223
Notaio
Francesco Familiari di Melito (1789-1806)
B223
Vol. 1547 - Francesco Familiari (1789) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2883 |
19.11.1789 |
Citato il matrimonio tra Antonia
Marino, figlia di Giovanna Alati
e Carmelo Marino, e Natale Guerrera. Citato Bruno Andrea Curatola, attuale marito di Giovanna Alati, e
padrone di due terzi di un edificio in contrada Caridia, avuto in dote dalla
moglie Giovanna Alati (madre della sposa). L'edificio, si legge, fu
acquistato dal fu Carmine Alati
padre del fu Giuseppe Alati (plausibilmente padre di Giovanna Alati). La stessa proprietā in contrada
Caridia, di proprietā di Giuseppe Alati, poi passata a Bruno Andrea Curatola
e Natale Guerrera, compare nell'elenco dei beni dell'Illustre Marchese del
Feudo di Pentidattilo, D. Litterio Caracciolo, contenuto in B228 Vol. 1584
(notaio Francesco Familiari). |
B223
Vol. 1548 - Francesco Familiari (1790) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2900 |
24.4.1790 |
Bruno Andrea Curatola "della Terra di San
Lorenzo da pių anni abitante in questa Villa di Melito" acquista un
giardino sito e posto in Contrada Pallica da Pasquale, Paolo e Domenico
Maressa per la somma di ducati 261 e grana 50. |
2903 |
24.4.1790 |
Bruno Andrea Curatola "della Terra di San
Lorenzo da pių anni abitante in questa Villa di Melito" vende due
piedi di celso nero siti e posti nel giardino di Domenico Romeo in Contrada
Pallica a Giovanni Battista Marino per la somma di ducati 25. |
B223
Vol. 1549 - Francesco Familiari (1791) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2856 |
17.1.1791 |
Bruno Andrea Curatola compare in qualitā di sindaco della Terra di Pentidattilo
insieme ad altri cittadini dichiarando dati vari sui corpi feudali. |
2860 |
1.3.1791 |
Domenico Antonio Caracciolo della terra di Pentidattilo
dichiara che "nelli principi del
mese di giugno dello scorso anno 1790, essendo venuta in questo suo feudo di
Pentidattilo sua Eccellenza Signor Marchese di San Luca, Don Alessandro Maria
Clemente, vi era allora per suo agente ed amministratore delle rendite del
medesimo il Dr. D. Antonino Alati di Montebello, e questo dettō al medesimo Magnifico
Caracciolo una supplica in nome di tutti quanti questi vassalli cercando che
per grazia gli fossero sospesi i pagamenti da loro dovuti al libro erariale,
senza che alcuno altro individuo in tal atto ne fosse intervenuto, qual
supplica poi fu dal medesimo agente consegnata al nominato Eminentissimo
Signor Marchese come l'accerta il Magnifico
Bruno d'Andrea Curatola; dichiara di vantaggio che tante altre
suppliche da esso costituto fatte in detta felice venuta per bonifiche di
debiti erariali furono de verbo ad verbum dettate dal detto agente
Alati". |
2860 |
1.3.1791 |
Il Magnifico Bruno d'Andrea Curatola fu Lorenzo, "attualmente sindaco di questo stato di
Pentidattilo, sponte non vi con giuramento asserisce ed espressamente
dichiara come nell'anno 1790 circa li principi del mese di giugno venne da
Siano in quest'altro suo Feudo di Pentidattilo Sua Eccellenza Signor Marchese
di San Luca D. Alessandro Maria Clemente, e ritrovandosi in detto suo feudo
aggente ed amministratore delle rendite del medesimo il Magnifico Dr. D.
Antonino Alati di Montebello questo per suoi privati fini chiamatosi il Magnifico Domenico Antonio Caracciolo
della divisata Terra di Pentidattilo qual cancellieri di detta universitā gli
dettō una supplica nomine omnium di questi suoi vassalli chiedendo dal
prefato Eccellentissimo Signore un abolimento delli debiti attrassati nel
libro erariale e questa poi esso d'Alati la consignō ad esso costituto
d'Andrea Curatola accioché qual sindaco la presentasse al montuato Ecc.mo
Signor Marchese, che non sapendo pių che tanto la presentō al nomato signor
Marchese". |
B223 Vol. 1550 - Francesco Familiari (1792) -
NESSUN ATTO |
B223
Vol. 1551 - Francesco Familiari (1793) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2393 |
10.1.1793 |
Il Reverendo Signor Dittereo D. Lorenzo Mandalari figlio del fu Magnifico Vittorio, ed il
Reverendo D. Domenico Cordova figlio del fu D. Bartolomeo della Terra di
Melito dichiarano: "Come avendo esercitato per lo spazio d'un anno in questa Villa di
Melito, Stato di Pentidattilo, da Governatore e Giudice il Dr. D. Ilario
Antonio De Mari della Cittā di Castelvetere in questa Provincia di Calabria
Ultra, lo stesso si portō in detto tempo con tutta onoratezza ed esemplare
nel esercizio di detto Governo, amante della giustizia, caritatevole verso i
poveri e non interessato verso i suoi diritti che li competeano, anzi ci
costa benissimo che per la corrente sterilitā dell'annata non esiggé neppure
una semplice querela librettaria, cosa che recō ad ogn'uno ammirazione, ma si
mantenne di proprio con quello soccorso della sua propria casa"
[...] |
B223 Vol. 1552 - Francesco Familiari (1794) -
NESSUN ATTO |
B223 Vol. 1553 - Francesco Familiari (1795) -
NESSUN ATTO |
B223
Vol. 1554 - Francesco Familiari (1796) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2602 |
17.9.1796 |
Don Domenico Caracciolo fu Vincenzo compare insieme ad alcuni altri
cittadini di Penditattilo, "i
quali sono la pių sana parte ed antichi massari di campagna di detta Terra". I comparenti rilasciano una deposizione riguardante una terra in
Contrada Silipinghi sita nel Tenimento di Pentidattilo. |
B223
Vol. 1555 - Francesco Familiari (1797) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2626 |
18.10.1797 |
Capitoli matrimoniali tra Fortunato Curatola, figlio del
Magnifico Don Bruno Andrea Curatola e di Giovanna Alati, e Giuseppa Vernagallo, figlia
del Signor Don Domenico Antonio Vernagallo. All'interno dei capitoli
matrimoniali č indicata una donazione effettuata da Don Bruno Andrea Curatola
al figlio. |
B223 Vol. 1556 - Francesco Familiari (1798) -
NESSUN ATTO |
B223 Vol. 1557 - Francesco Familiari (1799) -
NESSUN ATTO |
B223
Vol. 1558 - Francesco Familiari (1800) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2287 |
27.9.1800 |
Capitoli matrimoniali tra Annunziata
Familiari, figlia di Natale e di Giuseppa
Caracciolo, e Francesco Antonio Catanoso. La sposa č una cugina di Maria
Saveria Curatola (moglie di Andrea Mandalari). Gli sposi sono bisnonni di San
Gaetano Catanoso (1879-1963). |
2295 |
13.10.1800 |
Capitoli matrimoniali tra la Magnifica Maria Curatola,
figlia di Don Bruno Andrea Curatola
e Giovanna Alati, e Don Vincenzo Caracciolo figlio
di Don Domenico Caracciolo. |
B223
Vol. 1559 - Francesco Familiari (1801) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2711 |
29.8.1801 |
Il Magnifico D. Bruno Andrea Curatola acquista da Giuseppa
Abramo, vedova del fu Pasquale Zampaglione, e dai suoi figli, un pezzo di
giardino in contrada Fundachello. |
B223 Vol. 1560 - Francesco Familiari (1802) -
NESSUN ATTO |
B223
Vol. 1561 - Francesco Familiari (1803) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2788 |
20.10.1803 |
Il Magnifico Don Bruno Andrea Curatola di Melito acquista dai
coniugi Stefano Migale di Demetrio ed Antonina Zampaglione del fu Pasquale,
per la somma di quaranta ducati, "un
pezzetto di stabiletto in Contrada Fondachello tenimento di detta Villa
alberato ti celsi negri e fichi ed altri alberi di frutto d'una mondellata
circa, limitante Antonino Condello per libeccio, per scirocco la strada
pubblica, per montagna o sia la parte di sopra detto Magnifico di Curatola
soggetto solo al peso del censo alla Camera Marchesale, del resto franco". |
2813 |
4.12.1803 |
Il Magnifico Don Bruno Andrea Curatola di Melito acquista dai
coniugi Domenico Crea e Fortunata Zampaglione, per la somma di trentanove
ducati e cinquanta grana, un pezzetto di stabile sito e posto nella Contrada Fondachello tenimento di detta Villa
limitante per mezzogiorno Antonino Condello, per la parte di sopra e per la
tramontana l'istesso di Curatola, per scirocco Francesco Leone, alberato di
celsi neri, ficari ed altri alberi di frutto di una mondellata circa di
terreno col peso dell'annuo censo di carlini quattro debendi alla Camera
Marchesale, del resto franco". |
B223
Vol. 1562 - Francesco Familiari (1804) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
2474 |
2.1.1804 |
Don Bruno Andrea Curatola del fu Lorenzo di San Lorenzo, abitante nella
Villa di Melito "cum domo et
familia". Rinnovo enfteusi su una nasida in Contrada San Fantino
beveraticcia, alberata con fichi, una nucera, olivi ed altri alberi di frutto
che li pervenne dal fu Antonio Cordova. |
2491 |
3.1.1804 |
Il Regio Notaio Don Vincenzo Savoia rinnova il contratto di enfteusi
su uno stabile in Contrada Bagaladi con celsi di serico, con piante d'olive e
con un altro pezzo di terreno che gli fu censuito il 16 gennaio 1793 per atti
del Regio Notaio Don Francesco Antonio Altomonte. |
2499 |
5.1.1804 |
Lorenzo,
Bruno ed Antonina Arcidiaco figli del
fu Sabba, della villa di Prunella. Rinnovo contratto di enfteusi. |
2504 |
5.1.1804 |
Magnifico Don Bruno Andrea Curatola. Rinnovo contratto di enfiteusi su
di una terra aratoria sita e posta in contrada Monasterace, una metā terra di
tumulate due e mezza nella Contrada Majorana in societā con Domenico Nocera
ed un'altra terra in contrada Majorana di tumulate otto "delle quali
quattro li diede al Magnifico Natale Guerrera e quattro rimasero di suo conto". |
2506 |
5.1.1804 |
Reverendo Don Lorenzo Mandalari. Rinnovo contratto di enfiteusi su
di una metā terra in contrada Monasterace ed un'altra tera nella stessa
contrada alberata di vigna e terre scapole. |
2527 |
3.6.1804 |
Francesco Arcidiaco alias Bilicchi di San Pantaleone. Rinnovo contratto
di enfiteusi su mezza vigna in contrada Gurda che li pervenne per titolo di
dote da Giovanna Rodā figlia del fu Nunziato. |
2571 |
21.9.1804 |
Antonino "Arcidiacono" č citato come confinante di un
terreno in vendita in contrada Roccazana tenimento della villa di Chorio. |
B223
Vol. 1563 - Francesco Familiari (1805) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
3019 |
29.1.1805 |
Il signor Dottor Don Domenico Antonio Pizzi
(figlio di Filippo Pizzi)
compare come legittimo procuratore dell'Eccellentissimo Signor Don Francesco
Ruffo Principe della Motta. |
3071 |
31.1.1804 |
Don Francesco e Don Pantaleo
Mandalari, fratelli, figli del fu Don Marco Antonio Mandalari di Condofuri. Rinnovo contratto
di enfiteusi. |
3107 |
1.2.1805 |
Olimpia Pannuti, vedova del fu Magnifico Notaio Don Domenico Trapani di
Roccaforte, figlia del fu Girolamo
Pannuti (quindi sorella di Argenta Pannuti), dona un fondo ai due
figli Girolamo Trapani e Giovanni Antonio Trapani "per averla pių degli altri di lei figli assistita nelle di lei infermitā". Citati anche gli altri figli
Fortunato Romeo, Giovanni Andrea Romeo e Rosa Romeo (questi ultimi figli
erano nati dal primo matrimonio di Olimpia Pannuti con Domenico Romeo, come
leggiamo dal testamento di Olimpia Pannuti, cfr. B172 Vol. 1235 - Fortunato
Autelitano, 3.5.1792) |
3138 |
2.2.1805 |
Il Dottor Don Domenico Antonio Pizzi figlio del fu Filippo Pizzi e della vivente
Elisabetta Mandalari di Condofuri. Rinnovo contratto di enfiteusi su di un
fondo alberato di celsi di serico ed altri alberi sito nella contrada
Pristaria. |
3163 |
6.2.1805 |
Il Signor Dottor Don Carmine Archidiacono della cittā di Bagnara
compare come procuratore del Principe della Motta e dei Duchi di Bagnara Don
Francesco Ruffo. |
3203 |
21.3.1805 |
Il Dottor Domenico Antonio Pizzi, (figlio di Filippo Pizzi ed
Elisabetta Mandalari di Condofuri) richiesta all'erario dell'Eccellentissimo
Signor Principe della Motta e dei Duchi di Bagnara relativamente ad una terra
nella Contrada Vivo, tenimento dell'Amendolea, di tomolate dodici circa.
"Perchč la suddetta terra č unica
e divisa dalle altre Terre dell'Ecc.ma Camera, cosė il supplicante desidera
che li fosse concessa ad estaglio perpetuo anche coll'avanzo di altri tumuli
due di grano affine di poter fare una piccola chiusura per commodo di erba per
li propri animali". |
3223 |
31.3.1805 |
Il Magnifico Don Bruno Andrea Curatola della Villa di Melito
acquista dal Magnifico Francesco Maria Cordova fu Gabriele della Terra di San
Lorenzo uno stabile sito e posto nella contrada San Fantino alberato d'alberi
d'olive, roveri ed altri alberi da frutto per il prezzo di ducati 119 e grana
60. |
B223 Vol. 1564 - Francesco Familiari (1806) -
NESSUN ATTO |
BUSTA
224
Notaio
Francesco Familiari di Melito (1807-1812)
B224 Vol. 1565 - Francesco Familiari (1807) -
NESSUN ATTO |
B224 Vol. 1566 - Francesco Familiari (1808) -
NESSUN ATTO |
B224 Vol. 1567 - Francesco Familiari (1809) -
NESSUN ATTO |
B224 Vol. 1568 - Francesco Familiari (1810) -
NESSUN ATTO |
B224
Vol. 1569 - Francesco Familiari (1811) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
5172 |
22.2.1811 |
Il signor Stefano Mandalari, figlio del fu Signor Andrea e
della Signora Francesca Romeo del Comune di Condofuri "asserisce ed espressamente dichiara come
desidera ascendere allo stato ecclesiastico che da pių tempo il medesimo si
trova vestito con le debite licenze e desideroso voler continuare a servire a
Dio nello stato ecclesiastico vuole ordinarsi alli primi ordini e
gradatamente agl'ordini sagri ed avendo bisogno a tenore dei sacri canoni e
Concilio di Trento di costituirsi il patrimonio sacro di ducati cinquecento". Citate, tra le varie proprietā, un
fondo che "li pervenne ad esso
signor Stefano per titolo di ereditā per la morte del di lui padre d'anni
cinque che fu, nell'anno milleottocento e cinque". |
5339 |
10.8.1811 |
Il signor Bruno d'Andrea Curatola figlio del fu Signor
Lorenzo, domiciliato in Melito, acquista per il prezzo di ducati 66 e 50
grana da Francesco Ruffo Principe della Motta, tramite il suo agente Giovani
Lucisani, due tumuli ed un quarto di un comprensorio di terre seminatorie
dell'estensione di tumuli otto. Tali tumuli due e un quarto sono giā
coltivati "in fitto" da
esso signor Curatola. |
5474 |
7.10.1811 |
Il signor D. Bruno Andrea Curatola figlio del fu Lorenzo,
proprietario, domiciliato in Melito in casa propria nel luogo detto "La Torre", affitta da Francesco
Ruffo Principe della Motta, tramite il suo erario Domenicio Antonio Curatola
figlio del fu Signor Lorenzo, il "giardino
grande di Prumella con il mulino novo". Tale proprietā si estende
per tumulate trenta, con otto case di terzo rango ed altre quattro "dirute" come da estratto
catastale allegato. L'affitto č per quattro anni a
partire dal passato 1° settembre 1811 fino a tutto agosto 1815 per il prezzo
di ducati 215 annuali. |
5509 |
11.11.1811 |
Testamento di Domenica Mandalari, figlia del fu Marcantonio Mandalari di Condofuri, vedova del fu Saverio
Anghelone. La testatrice istituisce erede
universale il suo unico figlio maschio Filippo Anghelone e la figlia
Pasqualina "che dalla fanciullezza
č stata acciaccata d'infermitā ed oggi colla tropecia". Cita inoltre le altre tre figlie
Sicilia (Cecilia) moglie di Leonardo Asprea, Bruna (moglie di Natale Gurnari)
e [?] (moglie del Signor Bruno Mafrici). |
5511 |
11.11.1811 |
Testamento di Pasqualina Anghelone, figlia di Domenica Mandalari e di Saverio Anghelone, "inferma di corpo da pių anni con cronica
infermitā ma attualmente seduta su una sedia". La testatrice istituisce come suo
erede universale il fratello Filippo, per essere stata "dal medesimo mantenuta e per la mia lunga
infermitā sempre quasi sul letto, e dal medesimo fui assistita con continui
medicamenti e di ogn'altro bisognevole alla mia persona". |
5576 |
14.12.1811 |
Testamento del Signor Bruno Andrea Curatola, figlio del fu Lorenzo,
marito di Giovanna Alati, proprietario, domiciliato nel comune di Melito. Il testatore istutuisce come erede
universale il figlio Signor
Fortunato Curatola, marito della fu Giuseppa Vernagallo, e ne cita i
figli Domenico Antonio, Bruno ed Antonino Curatola. Cita inoltre le figlie Anna Maria, moglie del Signor Vincenzo Caracciolo,
Domenica, moglie di Salvatore Alati (figlio quest'ultimo del fu Dottor Paolo
Alati), e Porzia. Per le prime due figlie elenca i beni che furono loro dati
come dote. |
B224
Vol. 1570 - Francesco Familiari (1812) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
5897 |
25.1.1812 |
Testamento di Domenico Antonio Caracciolo fu Vincenzo. |
6010 |
28.4.1812 |
Il
Signor Sacerdote D. Carmelo Pontari, in esecuzione della facoltā specialmente
avuta dalla Comuneria sua Principale ha conceduto e censuito in enfiteusi
perpetua a favore del Signor
Arciprete Don Michele Mandalari figlio del fu Signor Stefano domiciliato nel Comune di Condofuri una
terra alberata d'olivare, perare ed altri alberi propriamente della cennata
Comunia sita nella Condata S. Simio Comune di Condofuri. |
6083 |
1.7.1812 |
I signori D. Fortunato Curatola figlio di Bruno Andrea, e Bruno Andrea Curatola figlio
del fu Lorenzo, padre e figlio, domiciliati nel comune di Melito in case
proprie nel luogo detto "La Torre", dichiarano che il Sindaco ed il
Decurionato del Comune di Melito hanno nominato il Signor Fortunato Curatola
come Cassiere dell'Universitā di Melito. Il Signor Fortunato Curatola deve
dunque dare "una esecuzione in
beni immobili liberi d'ippoteca d'un valore tra il terzo e la metā dell'annua
rendita di detta Universitā". Padre e figlio ipotecano un fondo
del valore di ducati 400 ed una casa palazziata sita in Melito nel luogo
detto "La Torre" del valore di ducati 200, che insieme coprono il
valore richiesto dato che "la
rendita comunale ascende a lire 3315 e centesimi 40 che sono ducati 753 e
grana 50". |
6114-15 |
17.7.1812 |
Dichiarazione di Emancipazione. Compare il Signor Bruno D'Andrea Curatola figlio del fu Signor Lorenzo proprietario
domiciliato in Melito in case proprie nel luogo detto "La Torre" insieme al suo unico
figlio maschio Fortunato Curatola, procreato in costanza di legittimo
matrimonio con la signora Giovanna Alati figlia del fu Giuseppe Alati. Il Signor Bruno Andrea Curatola
dichiara che il 18 novembre dell'anno 1797 fu celebrato il matrimonio tra il
figlio Fortunato Coratola e la fu Giuseppa Vernagallo, figlia del fu Domenico
Antonio, "per cui d'allora fu dal
medesimo autorizzato di portare da sé, agire e di fare qualunque acquisto
avendolo emancipato fin da quell'epoca del matrimonio e reso libero". Cfr. capitoli matrimoniali tra
Fortunato Curatola e Giuseppa Vernagallo, B223, Vol. 1555. |
6117 |
18.7.1812 |
Compravendita tra il Signor Agente
Generale del Signor Principe della Motta, Don Giovanni Lucisano domiciliato in
Bagnara, ed il Signor Fortunato
Coratola di Melito (figlio di Bruno Andrea Curatola e Giovanna Alati).
La compravendita riguarda una verra aratoria in contrada Cosolito, parte del
Comune di San Lorenzo, di tumulate 16 per il prezzo e valore di lire millecinquecento
trentuno e centesimi venti, che sono ducati 348. |
6128 |
18.7.1812 |
Compravendita tra il Signor Agente
Generale del Signor Principe della Motta, Don Giovanni Lucisano domiciliato
in Bagnara, ed il Signor Fortunato
Coratola di Melito (figlio di Bruno Andrea Curatola e Giovanna Alati).
La compravendita riguarda una terra aratoria di tumulate ventidue in contrada
Sottoscano seu Bordino, per il prezzo e valore di lire mille settecento
quattro e centesimi 26, che sono ducati 387 e grana 33. |
6173 |
1.8.1812 |
Censuazione perpetua tra il Signor
Agente Generale del Signor Principe della Motta, Don Giovanni Lucisano,
domiciliato in Bagnara, ed il Signor Domenico
Antonio Pizzi figlio del fu Filippo
Pizzi, domiciliato in Condofuri. L'affitto riguarda un mulino in
contrada Ospite del Comune di Condofuri, unitamente al piccolo fondo contiguo
al molino suddetto alberato di celsi di serico ed altri alberi fruttiferi,
con casa rurale ed altro, per l'annuo censo di lire 308, che sono ducati 70. |
6179 |
6.8.1812 |
Compravendita tra il Signor Fortunato Coratola (figlio di
Bruno Andrea Curatola e Giovanna Alati) ed altri, ed il Signor Agente
Generale del Signor Principe della Motta. La compravendita riguarda una terra
aratoria dell'estensione di tumulate tredici (delle 58 totali) in contrada
Spilonga per la somma di lire 1658 e centesimi 80. L'atto č incompleto ma si trova
qualche dato in pių nel repertorio in B228 Vol. 1587bis. |
BUSTA
225
Notaio
Francesco Familiari di Melito (1813-1816)
B225
Vol. 1571 - Francesco Familiari (1813) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
3702-06 |
1.8.1813 |
Testamento di Vincenzo fu Domenico Mafrici di Bagaladi. Citati il figlio
Domenico e la figlia Domenica moglie di Giuseppe Romeo. |
3776 |
21.12.1813 |
Il Sacerdote Lorenzo Mandalari figlio del fu Signor Saverio
domiciliato in Melito vende a Filippo Orlando una casetta terranea ed un casalino siti nel
distretto di Melito per il prezzo di lire 179 e centesimi 8. |
B225
Vol. 1572 - Francesco Familiari (1814) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
6548 |
7.1.1814 |
L'Arciprete Ludovico Mandalari figlio del fu Giuseppe domiciliato in San Lorenzo nel luogo detto il
Castello vende al signor Saverio Bova per la somma di lire 1144 una casa
solariata consistente in tre camere e cocina con suoi bassi sita e posta nel
distretto di questo comune (č accluso un estratto catastale compilato dal
"cancelliere archiviario di questo comune di San Lorenzo"). |
6579 |
20.2.1814 |
L'ex Arciprete Ludovico Mandalari figlio del fu Signor Giuseppe, domiciliato nel
comune di San Lorenzo nel luogo detto "sotto
il castello" vende al Signor Carmelo Pontari per la somma di lire
352 un fondo alberato di roveri sito e posto nella contrada Marullā "seu
Uraduri". |
B225
Vol. 1573 - Francesco Familiari (1815) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
3409 |
24.9.1815 |
Testamento di Litteria Savoia figlia del fu Notaio Giuseppe Savoia di Bagnara, vedova del Notaio Saverio Mandalari di San
Lorenzo. |
3442 |
20.12.1815 |
Capitoli matrimoniali tra Maria Saveria Cilea, figlia
del Signor Giuseppe Cilea e di Imara
Caracciolo, ed il signor Francesco Tropea, figlio del signor D.
Tommaso domiciliato in Reggio (nel luogo detto Corso Borbonio). Il padre
della sposa promette la somma di ducati 550 in mobile ed immobile ai quali si
aggiungono 150 ducati lasciati come legato nel testamento del fu Signor Zio
D. Antonino Cilea (che fu arciprete di Pentidattilo). |
B225
Vol. 1574 - Francesco Familiari (1816) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
6344 |
21.3.1816 |
Il Signor D. Bruno D'Andrea Curatola
figlio del fu Signor Lorenzo, domiciliato nel Comune di Melito, affitta dal
Signor Principe della Motta (e per esso dal suo erario Domenico Antonio
Curatola fu Lorenzo, di San Lorenzo), un fondo grande sito e posto nel luogo
detto Prunella alberato di celsi negri, bianchi, case di nutricato ed un
molino per la somma annua di ducati 235 per anni quattro continui
principiando dal mese di settembre corrente anno 1816. |
6347 |
23.3.1816 |
Il signor Sacerdote D. Lorenzo Mandalari figlio del Signor Saverio domiciliato in
questo comune di Melito in case proprie nel luogo detto Armā vende al signor
Saverio Bova per il prezzo di 74 ducati una casa solariata sita nel Comune di
San Lorenzo ed un pezzo di roveri nella contrada Lidraga ossia Spartilli |
6459 |
20.10.1816 |
Il Signor Sacerdote Don Lorenzo Mandalari figlio del fu Signor Saverio domiciliato in
Melito vende a Francesco Crea fu Giuseppe, domiciliato in San Lorenzo, per la
somma di ducati 35 un pezzetto di fondo sito e posto nella Contrada Anzella
parte di detto Comune di Melito alberato con alberi da frutto e celsi pervenutogli
per ereditā dal fu signor Don Lodovico
Arciprete Mandalari. |
BUSTA
226
Notaio
Francesco Familiari di Melito (1817-1819)
B226
Vol. 1575 - Francesco Familiari (1817) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
7603 |
3.6.1817 |
Testamento di Lorenzo Arcidiaco figlio del fu Costantino e di Candelora Quattrone, domiciliato in Melito
nel luogo detto La Piazza. Vengono indicati come eredi universali i figli
maschi Antonino, Giovanni e Concesso, il primo dei quali nato in costanza di
matrimonio con la fu Vittoria Vazzana, e gli altri due nati dal matirmonio
con Antonina Mandica. Citate le figlie Teresa (moglie di
Fortunato Manti), Francesca (moglie di Antonino Giglietta), Candelora (moglie
di Pietro Pizzi), e Carmela (moglie di Fortunato Ligato). |
7893 |
10.10.1817 |
Il signor Sacerdote Don Lorenzo Mandalari figlio del fu Signor Notaio Don Saverio,
domiciliato in Melito, acquista da Antonio Battaglia una vigna alberata sita
e posta nella contrada Camara di San Lorenzo per la somma di ducati 50. |
B226
Vol. 1576 - Francesco Familiari (1818) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
6883 |
5.2.1818 |
Testamento di Antonio Arcidiaco, figlio di Lorenzo Arcidiaco e Vittoria Vazzani. Il testatore
istituisce come eredi universali i fratellastri e le sorellastre Giovanni,
Concesso, l'erede della fu Francesca, Candelora, Teresa e Carmela Arcidiaco,
figli e figlie di Lorenzo Arcidiaco ed Antonina Mandica. |
6915 |
12.3.1818 |
Antonino e Giovanni Battista
Panzera, figli del fu Domenico, proprietari di Melito, dichiarano di aver
avuto e ricevuto dal Signor Don
Bruno D'Andrea Curatola proprietario, domiciliato in questo comune,
ducati 460 di moneta effettiva di regno e si impegnano a restituirli e
consegnarli entro il mese di luglio corrente anno 1818. Le parti dichiarano ancora che se al
maturo non adempiranno al puntuale pagamento esso signor Curatola fosse nella
sua liberata forma esecutore sopra tutti i beni d'essi costituti. |
7061 |
15.8.1818 |
Testamento del Signor Bruno Andrea Curatola, figlio del fu Signor
Lorenzo, possidente, domiciliato nel comune di Melito in case proprie nel
luogo detto "sotto la Torre". Il testatore dichiara di avere
quattro figli: un maschio e tre femmine, nati in costanza di matrimonio con
la fu Giovanna Alati.
Fortunato (istituito erede universale), Maria
(sposata in prime nozze con il fu Signor Don
Vincenzo Caracciolo ed in seconde nozze con il signor Don Giovanni
Vernagallo), Porzia (nubile, vestita con l'abito monacale) e Domenica
Curatola (moglie del fu Signor Don Salvatore Alati). Il testatore dichiara inoltre di
aver contrattato matrimonio con la Signora Donna Maddalena Demetrio,
chiedendo che la medesima "dovesse
restare in seno della famiglia ed essere trattata da detto mio erede come a
capo della famiglia, ma dandosi il caso che essa non vuole vivere in unione o
vuole separarsi in questo caso dovesse avere l'abitazione nella camera ove io
attualmente abito e docati trentasei annui". |
B226
Vol. 1577 - Francesco Familiari (1819) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
7359 |
11.11.1819 |
Testamento di Antonio
Arcidiaco, figlio di Lorenzo Arcidiaco e Vittoria Vazzani. A differenza della versione
precedente (5.2.1818, B225 vol. 1576) il testatore istituisce come
usufruttuari il padre Lorenzo
Arcidiaco e la matrigna Antonina Mandica, e seguita la loro morte,
istituisce come eredi universali ed usufruttuari, in parti uguali, i
fratellastri e le sorellastre. |
BUSTA 227
Notaio
Francesco Familiari di Melito (1820-1827)
B227
Vol. 1578 - Francesco Familiari (1820) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
989 |
17.3.1820 |
Testamento di Don Giuseppe Cilea, marito di Imara Caracciolo, figlio del fu Don Francesco Cilea di
Pentidattilo. Il testatore dichiara di avere avuto
dalla moglie Imara Caracciolo tre figlie femmine ed un maschio: Donna Maria Saveria (moglie di
Francesco Tropea), Donna Maria Antonia (nubile), Donna Maria Nunziata
(nubile) e Don Francesco (celibe). |
1097 |
5.11.1820 |
Capitoli matrimoniali tra Agostino
Massa e Beatrice Mandalari,
figlia di Antonio Maria Mandalari
e di Gaetana Pizzi. |
B227
Vol. 1579 - Francesco Familiari (1821) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
4651 |
12.4.1821 |
Don Antonio Maria Mandalari figlio del fu Don Saverio, proprietario, domiciliato in questo Comune di
Melito nel luogo detto "nel Piano
della Chiesa", vende al Signor Saverio Bova del fu Signor Rocco, di
San Lorenzo, un pezzetto di fondo posto nella Contrada Armā alberato con due
piedi di celsi (ecc.) per la somma di ducati 40. |
B227 Vol. 1580 - Francesco Familiari (1822) -
NESSUN ATTO |
B227
Vol. 1581 - Francesco Familiari (1823) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
4934 |
28.2.1823 |
Capitoli matrimoniali tra Giovanna Caracciolo, figlia di
Vincenzo Caracciolo e Maria Curatola e Don Domenico
Evoli di Montebello. Compare da una parte Maria Curatola,
figlia del fu Don Bruno, moglie di Don Giovanni Vernagallo, vedova di primo
letto del fu Don Vincenzo Caracciolo, insieme al figlio del primo letto, Don
Domenico Antonio Caracciolo e alla figlia D. Giovanna Caracciolo. Compaiono anche le Signore zie, Sora
Antonia e Donna Paola Caracciolo. |
4954 |
30.6.1823 |
Capitoli matrmoniali tra Francesca
Pannuti e Domenico Antonio Curatola,
figlio di Fortunato Curatola
(quest'ultimo figlio di Don Bruno Curatola) e Giuseppa Vernagallo. |
B227
Vol. 1582 - Francesco Familiari (1824-1826) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
5049 |
16.8.1826 |
I coniugi Dottor Antonio Maria Mandalari e Donna Gaetana Pizzi, insieme ai figli Don Saverio, Don Andrea e Don Filippo
Mandalari, tutti domiciliati a Melito nel luogo detto "La Chiesa",
dichiarano di essere debitori da pių tempo della somma di ducati 106, oltre
agli interessi, a favore del signor Antonino Costantino di Reggio, "per
qual credito esso Signor Costantino iniziō un giudizio di esproprio di
stabili a danno e pregiudizio del suddetto costituito Dottor Antonio
Maria". I comparenti, dichiarando che non
dispongono della somma contante per liquidare l'intero debito che ammonta a
ducati 177 (106 + 37 di interessi + 34 di spese giudiziarie), consegnano al
Signor Costantino due fondi, uno nel comune di Melito e l'altro nei comune di
San Lorenzo. Il Signor Costantino dichiara
rescissi ed annullati tutti gli atti della procedura giudiziaria, e consente
che i coniugi Mandalari oppure i loro figli, qualora pagheranno la suddetta
somma di ducati 177, potessero riottenere i due fondi: in questo caso il
pagamento dovrā avvenire in ducati 20 nel successivo agosto, ducati 20
nell'agosto 1827, ducati 40 nell'agosto 1828, ducati 40 nell'agosto 1829,
ducati 40 nell'agosto 1830 e ducati 17 nell'agosto 1831. |
B227
Vol. 1583 - Francesco Familiari (1827) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
0076 |
1.3.1827 |
Capitoli matrimoniali tra Andrea Mandalari, figlio di
Antonio Maria Mandalari e di Gaetana Pizzi, e Maria Saveria Caracciolo, figlia di Vincenzo Caracciolo e
di Maria Curatola. |
0100 |
15.6.1827 |
Nomina ad esattore delle tasse di Filippo Mandalari, figlio del Dottor Antonio Maria Mandalari
di Melito. Compare il Signor Dottor Domenico Antonio Curatola, figlio del Signor
Dottor Fortunato Curatola, proprietario domiciliato in Melito nel luogo detto
"La Torre" con le qualitā di secondo eletto (si tratta di quindi di
un cugino di Maria Saveria Caracciolo, figlia quest'ultima di Maria Curatola
e moglie di Andrea Mandalari). Compaiono anche il Signor Dottor Filippo Mandalari
figlio del Dottor Don Antonio Maria ed il Dottor Don
Lorenzo Sacerdote Mandalari figli del fu Don Saverio, zio e nipote,
domiciliati in Melito. Il Signor Dottor Filippo Mandalari
accetta la carica di esattore, per la riscossione totale di ducati 1814 e
grana 97 (citato un "ruolo fondiario composto di figli 5 che comincia
con Ambroggio Antonino e finisce con la Chiesa Arcipretale"), ed il
sacerdote Lorenzo Mandalari si offre come garante ipotecando i suoi beni. |
BUSTA
228
Notaio
Francesco Familiari di Melito (1804 e 1828-1830)
B228
Vol. 1584 - Francesco Familiari (1828) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
0227-32 |
4.2.1828 |
Fortunato Curatola figlio del fu Bruno assegna in usufrutto alla sorella Suor
Crocefissa (al secolo Porzia Monica Curatola) alcuni fondi seguendo la
volontā del padre che indicō in testamento che, qualora Porzia non avesse
voluto vivere in comunione con il fratello egli avrebbe dovuto fornirle il
decente mantenimento. |
0233 |
9.3.1828 |
Di fronte al secondo eletto del
Comune di Melito, Dr. Domenicantonio Curatola, si presentano il Dr. Filippo Mandalari, esattore
comunale, suo zio Sacerdote Don Lorenzo Mandalari e suo padre Don Antonio Maria Mandalari,
proprietari domiciliati in Melito nel luogo detto "La Chiesa". Il Signor Don Filippo Mandalari,
attuale esattore comunale di questo comune giā in servizio, ricoprirā lo
stesso ruolo per l'esercizio 1828. Lo zio sacerdote ed il padre Don Antonio
Maria Mandalari fungono da garanti dato che: "per qualunque motivo
ritardassero versamenti dovuti alla ricevitoria nelle ordinarie scadenze, e
qualunque spesa, danno ed interesse e a causa di ritardato pagamento soffrirā
questa amministrazione, tutto vada a carico del suddetto Sig. Mandalari
esattore". |
0365 |
21.11.1828 |
Suor Crocifissa, al secolo Porzia
Curatola, figlia dei furono Don
Bruno Andrea Curatola e Giovanna
Alati, dona beni e denaro ai nipoti Don Domenico Antonio, marito di
Francesca Pannuti, e Don Antonino Curatola, che contrarrā matrimonio con
Marianna Timpano di Bova, figli di suo fratello Don Fortunato. |
0284 ed in particolare 0306 |
2.8.1828 |
Il signor D. Antonino Alati figlio
del fu D. Paolo proprietario, domiciliato in questo Comune, Aggente Generale
di S.E. il Sig. Marchese D. Vincenzo Maria Ramirez [...] dichiara tenere
presso di sé una copia di Catasto Antico appartenente a questa Comune, nel
quale si trovano annotati tutti li beni e censi dell'allora Illustre Marchese
di questo Feudo D. Litterio Caracciolo. Segue prima una trascrizione del
documento in oggetto, e poi il documento originale. Tra gli altri dati (0306) si legge
il riferimento ad una terra in contrada Caredia di proprietā di Giuseppe
Alati, con a margine l'indicazione "Natale Guarrieri e Bruno Andrea Curatola".
Il riferimento č all'atto notarile in B223 Vol. 1547 - Francesco Familiari
(19.11.1789) |
0339 |
10.10.1828 |
Capitoli matrimoniali tra Giuseppe
Granata e Caterina Mandalari,
figlia di Don Marcantonio Mandalari
fu Francesco e di Donna Cecilia Anghelone di Bruno. |
B228
Vol. 1585 - Francesco Familiari (1829) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
8758 |
13.4.1829 |
Il Reverendo sacerdote Don Lorenzo Mandalari di
Melito, figlio del fu Don Saverio, compare davanti al notaio insieme al
Signor Marchese Don Vincenzo Ramirez per richiedere il rinnovo della
concessione enfiteutica delle terre in contrada Armā, un tempo concesse ai
suoi genitori e successivamente divise tra lui e i suoi fratelli e sorelle. |
B228
Vol. 1586 - Francesco Familiari (1830) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
8362-65 |
24.1.1830 |
Citati i capitoli matrimoniali,
stipulati in Bova il 24.11.1828 per atti del Notaio Viola, tra Don Antonino
Curatola, figlio di Fortunato, e la Signora Donna Marianna Timpano. La dote
consisteva in ducati 1200 in contanti ed il padre dello sposa, Don Fortunato Curatola (figlio
di Bruno Andrea Curatola e
di Giovanna Alati) dichiara
di aver ricevuto lui stesso tale somma e perciō, ora, assegna al figlio ed
alla nuora un fondo del valore di ducati 1370 in Contrada Fondachello. |
8373 |
3.2.1830 |
Don Andrea Mandalari, figlio del Dottor
Don Antonio, e la moglie Donna
Maria Saveria Caracciolo, figlia del fu Don Vincenzo, vendono al Signor Don Antonino Tropea un
fondo coperto di olivi, fichi, due piedi di roveri, fichi d'india ed altro,
sito e posto nella contrada Cavallo parte del territorio di Melito per la
somma di ducati 40. |
B228
Vol. 1587 - Francesco Familiari (1804) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
8518 |
7.1.1804 |
Il Magnifico Don Bruno Andrea Curatola di Melito vende di coniugi
Giovanni Catilio e Marianna Zampaglione, per la somma di ducati 22, un pezzo
di terra in Contrada Fondachello alberato con piedi d'amendolare d'una
quattronata une e mezza, con una casetta terrania. |
B228
Vol. 1587bis - Francesco Familiari (repertori 1811-1829) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
7953 |
7.10.1811 |
Obbliganza d'affitto tra il Dottor
Erario D. Domenico Antonio Curatola dell'ex principe di Motta a favore di Bruno Andrea Curatola del
Comune di Melito (rif. B224 Vol. 1569 img. 5474) |
7956 |
11.11.1811 |
Testamento di D. Domenica Mandalari figlia di Marco Antonio a favore di
suo figlio Filippo Anghelone (rif. B224 Vol. 1569 img. 5509) |
7957 |
11.11.1811 |
Testamento di Pasqualina Anghelone
figlia del fu Saverio a favore di suo fratello Filippo Anghelone (rif. B224
Vol. 1569 img. 5509) |
7961 |
14.12.1811 |
Testamento del signor Bruno Andrea curatola a favore
di suo figlio Sig. Fortunato domiciliato in Melito (rif. B224 Vol. 1569 img.
5576) |
7965 |
25.1.1812 |
Testamento pubblico del Signor Domenico Caracciolo del Comune
di Pentidattilo, a favore dei suoi figli (rif. B224 Vol. 1570 img. 5897) |
7973 |
28.4.1812 |
Cessione enfiteusi. Il signor
Sacerdote Com. della Collegiata di San Lorenzo D. Carmelo Pontari, figlio del
Signor Nunziato, cede a favore del Signor Michele Mandalari Arciprete del Comune di Condofuri (rif.
B224 Vol. 1570 img. 6010). |
7976 |
1.7.1812 |
Obbliganza pubblica. Il signor Bruno Andrea Curatola figlio
del fu Lorenzo ed il figlio Fortunato Curatola cassiere del Comune di Melito
si obbliga per l'annua rendita di detto Comune (rif. B224 Vol. 1570 img.
6083). |
7977 |
17.7.1812 |
Dichiarazione di emancipazione fatta
dal Signor Bruno Andrea Curatola
del Comune di Melito a favore di suo figlio Fortunato Curatola, ancor di poter fare acquisti (rif.
B224 Vol. 1570 img. 6114). |
7978 |
18.7.1812 |
Compravendita tra il Signor Agente
Generale del Signor Principe della Motta, Don Giovanni Lucisano domiciliato
in Bagnara, ed il Signor Fortunato
Coratola di Melito. La compravendita riguarda una terra aratoria in
contrada Cosolito, parte del Comune di San Lorenzo, di tumulate 16 per il
prezzo e valore di lire millecinquecento trentuno e centesimi venti, che sono
ducati 348 (rif. B224 Vol. 1570 img. 6116). |
7978 |
18.7.1812 |
Compravendita tra il Signor Agente
Generale del Signor Principe della Motta, Don Giovanni Lucisano domiciliato
in Bagnara, ed il Signor Fortunato
Coratola di Melito. La compravendita riguarda una terra aratoria di
tumulate ventidue in contrada Sottoscano seu Bordino, per il prezzo e valore
di lire mille settecento quattro e centesimi 26, che sono ducati 387 e grana
33 (rif. B224 Vol. 1570 img. 6128). |
7979 |
1.8.1812 |
Censuazione perpetua tra il Signor
Agente Generale del Signor Principe della motta, Don Giovanni Lucisano,
domiciliato in Bagnara, ed il Signor Domenico
Antonio Pizzi figlio del fu Filippo
Pizzi, domiciliato in Condofuri (rif. B224 Vol. 1570 img. 6173). |
7980 |
6.8.1812 |
Compravendita tra il Signor Agente
Generale del Signor Principe della Motta, Don Giovanni Lucisano, con i
signori Fortunato Coratola,
Domenico Marrari e Tommaso Laganā (rif. B224 Vol. 1570 img. 6179). |
NB: mancano alcune pagine
nell'indice e quindi non sono disponibili gli indici degli atti rogati tra il
22.7.1813 e il 20.9.1814 |
||
8000 |
24.9.1812 |
Testamento pubblico della Signora Litteria Savoia
domiciliata in Melito, che istituisce eredi in uguale parte i suoi figli
maschi D. Antonio, Lorenzo, e Giovanni Mandalari (rif. B225 Vol. 1573 img. 3409). |
8002 |
20.12.1815 |
Capitoli matrimoniali tra la Signora D. Maria Saveria e
padre Don Giuseppe Cilea del Comune di Pentidattilo con il Signor D.
Francesco e padre Tommaso Tropea del comune di Reggio (rif. B225 Vol. 1573
img. 3442). |
8003 |
21.3.1816 |
Affitto fatto da Domenico Antonio Coratola per
parte del Principe della Motta a favore di Bruno Andrea Curatola di Melito.
L'affitto riguarda un fondo in Prunella per l'estaglio di annui ducati 235
(rif. B225 Vol. 1574 img. 6344). |
8003 |
21.3.1816 |
Vendita fatta da Don Lorenzo Mandalari di
Melito a favore di Don Lorenzo Bova di San Lorenzo di una casa con
roveri pel valore di ducati 74 (rif.
B225 Vol. 1573 img. 6347). |
|
|
DA COMPLETARE |
BUSTA 420
Notaio
Francesco Cilea di Pentidattilo (1740-1754)
B595
- Volume 3209 - Notaio Antonino Altomonte (1729-1731) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
4894 |
30.5.1740 |
Domenica Marsilio di Giuseppe della
cittā di Sant'Agata abitante nella Terra di San Lorenzo dichiara "come si ritrova gravida, avuto commercio
carnale col Magnifico Antonino
Mandalari di Tommaso di detta Terra di San Lorenzo, per la quale
causa da un mese fa si presentō in corte capitanale di detta Terra un'istanza
dal Magnifico Coadiutore fiscale della medesima, e sussequentemente fattisi
molti atti da essa corte, tante ad istanza di esso Magnifico Coadiutore,
quanto del siddetto Giuseppe Marsilio padre di essa costituta, contro il
detto Magnifico di Mandalari, pretendo l'intiera soddifazione reale per detta
ingiuria, come infatti si ritrova attualmente formato processo in detta Corte
di San Lorenzo, mediante il quale viene esso Magnifico di Mandalari inquisito
presso la medesima per la causa suddetta, come da detto processo al quale [si
fa riferimento]. E
fatta l'asserzione predetta, soggiunse essa costituta Domenica Marsilio come,
volendo christianamente e religiosamente vivere, considerando che il perdonar
l'ingiurie ed offese č atto di vero christiano, avendo avanti gl'occhi la
divina legge, la quale ordina ed espressamente comanda rimettersi l'ingiurie,
perciō innante di noi, spe non vi aut dolo, ma di sua mera libera e spontanea
volontā, con giuramento ha rimesso e rimette esculpato ed esclupa, assoluto
et assolve, liberato e libera al detto Magnifico di Mandalari assente, e per
esso a me Notaro presente et legittime stipulante [...]". |
B420 Vol. 2218 - Francesco Cilea (1741)
- NESSUN ATTO |
B420 Vol. 2219 -
Francesco Cilea (1742) - NESSUN ATTO |
B420 Vol. 2220 - Francesco Cilea (1747)
- NESSUN ATTO |
B420 Vol. 2221 -
Francesco Cilea (1748) - NESSUN ATTO |
B420
Vol. 2222 - Francesco Cilea (1751) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |
5109 |
7.11.1751 |
Il Magnifico Paolino Pangallo e Giuseppa Pagano, marito e moglie, vendono una casa
terranea, coperta ed abitabile, con camerella scoperta adiacente, per la
somma di ducati 45 al Reverendo Santo Familiari. Si tratta dei genitori di Nunziata
Pangallo (1742 circa - 1826), moglie di Domenico Caracciolo (1740 circa -
1812), madre di Vincenzo Caracciolo (1772-1815) e nonna di Maria Saveria
Caracciolo (1807-1868). |
B420 Vol. 2223 - Francesco Cilea (1752)
- NESSUN ATTO |
B420 Vol. 2224 -
Francesco Cilea (1754) - NESSUN ATTO |
BUSTA
595
Notaio
Tommaso Merigliano (1720-1748) di San Lorenzo
e
notaio Antonino Altomonte (1729-1731) di San Lorenzo
B595
- Volume 3209 - Notaio Antonino Altomonte (1729-1731) |
||
RIFERIMENTO |
DATA |
DESCRIZIONE |